Impianto Ama Salario, 2015 l’anno della svolta


Impianto AMA SalarioGià da diversi mesi, chi segue la vicenda dell’impianto AMA Salario sa che il 2015 sarà l’anno della svolta e, a pochi giorni dal tavolo partecipativo del 24 febbraio,  la tensione tra i cittadini sale.
Il tutto inizia l’11 febbraio u.s. quando in III Municipio vengono approvate le linee guida del nuovo contratto di servizio AMA. Nell’ultima parte del comunicato di Gianna Le Donne, Assessore all’Ambiente e Vicepresidente del III Municipio, e  Francesca Leoncini, Presidente della Commissione Ambiente, si legge “il nuovo contratto di servizio sarà improntato alla chiusura del ciclo dei rifiuti ed ancorato al principio del decentramento amministrativo, rafforzando il ruolo di interlocuzione e controllo dei Municipi, così come chiesto dagli emendamenti presentati dalla giunta del III Municipio guidata da Paolo Marchionne. Inoltre, con un emendamento sulla chiusura, riconversione e adeguamento degli impianti di trattamento dei rifiuti che creano particolari criticità in prossimità di abitazione o luoghi di lavoro, l’amministrazione del III Municipio ribadisce l’impegno assunto per la chiusura dell’impianto TMB di via Salaria“.
Il 16 febbraio il Presidente di Ama Daniele Fortini presenta alla Commissione Ambiente del Comune di Roma un documento molto dettagliato con al centro il nuovo contratto di esercizio che l’AMA dovrà stipulare con l’amministrazione capitolina. A proposito dell’impianto AMA Salario si legge “Ecodistretto focalizzato sul trattamento/valorizzazione delle frazioni secche da raccolta differenziata (carta, plastica, metalli, vetro e ingombranti, raee)”. Frase che ha scatenato subito le polemiche tra i cittadini che da anni lottano contro il TMB di via Salaria e che chiedono da sempre che l’impianto torni ad essere ciò per cui era nato: uffici e deposito mezzi. 
 Il 18 febbraio il Presidente del III Municipio, Paolo Marchionne, e la Vicepresidente con delega all’Ambiente, Gianna Le Donne, in una loro nota dichiarano “Il 24 febbraio si terrà il tavolo partecipativo istituito insieme ai comitati di cittadini di Villa Spada, le Istituzioni comunale e municipale, i dirigenti dell’Ama, rappresentanti dei lavoratori e le associazioni interessate che oramai da mesi, si riuniscono periodicamente. In questi mesi riteniamo importante il lavoro fatto insieme all’azienda, in risposta al percorso tracciato dall’Amministrazione, e nel contempo ribadiamo che il luogo preposto alla condivisione delle scelte rispetto al futuro di quell’area è proprio il tavolo partecipativo. Non possiamo infatti permetterci, come invece accaduto in passato, che i territori vengano tagliati fuori da scelte che incidono sulla qualità della vita delle persone che li abitano“.
Un messaggio chiarissimo arriva oggi con un comunicato di Estella Marino “Se i cittadini dovessero dire no all’ecodistretto per la frazione secca- ha spiegato Estella Marino riferendosi al progetto della municipalizzata relativo alla riconversione del Tmb di via Salaria- daremo ad Ama indicazione di riconvertire in altro modo il proprio patrimonio”. Estella Marino ha aggiunto poi che “l’intenzione dell’amministrazione e’ quella ribadita in questi mesi nel tavolo aperto con le associazioni, che si riunisce una volta al mese, e cioè di procedere gradualmente alla riduzione del conferimento del rifiuto indifferenziato fino alla chiusura a dicembre 2015 del Tmb di via Salaria”.
Riccardo Corbucci Presidente del Consiglio del III Municipio commenta subito su facebook “Condivido le dichiarazioni dell’assessore Estella Marino! Siamo vicini al risultato, bisogna mantenere la barra dritta, continuare a sostenere chi da anni si batte per questo risultato storico (comitato, stop alla puzza e cittadini di Villa Spada)“.
Prossima tappa il tavolo partecipativo del 24 febbraio al Dipartimento Ambiente del Comune di Roma.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.